Categoria: Approfondimenti

Psicosomatica è la manifestazione fisica di un disagio psicologico, esistenziale. Si aprono a questo punto infiniti scenari e riflessioni.
In un’epoca come la nostra dove tutto è spiegabile e le ragioni di tutto sono facilmente raggiungibili, non sempre siamo disposti ad accettare l’idea che il nostro corpo parli per comunicarci un malessere anche perché spesso la comprensione non è immediata nè scontata.
Quando un sintomo fisico non trova una spiegazione nella medicina, ad esempio quando l’emicrania, la tachicardia, la sudorazione, l’insonnia e cosi via, non hanno trovato una spiegazione nè una cura nelle varie visite mediche cui ci si è sottoposti, val la pena fermarsi a riflettere su cosa vuole comunicare quel malessere, in cosa ci sta limitando o cosa ci sta costringendo a fare o non fare.
C’è corrispondenza tra le funzioni del corpo e la dimensione psichica e mentale.
La psicosomatica considera il disturbo corporeo come un riflesso, molto spesso simbolico, dell’atteggiamento mentale della persona, del suo mondo emotivo e del suo modo di stare in relazione con se stesso e con l’altro.
La psicoterapia, in particolare quella ad approccio psicocorporeo, ha come obiettivo la risoluzione profonda del sintomo, cercando l’origine del messaggio profondo di cui il sintomo stesso è portavoce.
Il sintomo quindi non è IL problema ma indica che qualcosa non va nel nostro modo di vivere e di stare al mondo; ci fa sentire il corpo portandovi la nostra attenzione.
Attraverso la psicoterapia la persona diventa consapevole che i segnali inviati dal proprio organismo spesso, hanno un significato legato alla propria storia, al proprio vissuto e al proprio malessere. Può imparare a comprendere perché proprio quella parte dell’organismo: ogni parte del corpo ha una specifica funzione e un significato simbolico, ogni persona ha una predisposizione a somatizzare su uno o più organi o apparati.
Ad esempio la pelle, confine ultimo tra noi e l’altro, è la “barriera” che ci separa dall’esterno, è un forte strumento di comunicazione che può esprimere difficoltà legate al contatto, all’espressione delle emozioni. Rossore, sudorazione, psoriasi, esprimono stati d’animo, paure, fragilità, conflitti interiori che la persona non riesce ad esprimere.
Il ritmo del cuore è il ritmo della nostra esistenza; un’aritmia può indicare la difficoltà nel lasciar fluire le emozioni , una propensione al controllo, una difficoltà di adattamento ai cambiamenti
La respirazione, così tanto coinvolta nei disturbi d’ansia, risente della qualità delle nostre relazioni: non riuscire a fare dei respiri profondi e completi può indicare che non godiamo di uno spazio vitale sufficiente alla soddisfazione dei nostri bisogni, che ci sentiamo stretti o costretti in una dimensione di vita, lavorativa o sentimentale, che “ci va stretta”, “ci toglie l’aria”.
La modificazione del respiro è strettamente legata al nostro mondo emotivo, quando impariamo ad aprirci ad una respirazione profonda e piena riusciamo ad entrare in contatto con le emozioni represse siano esse dolore, gioia, rabbia o piacere
Quando ci si sente iper responsabilizzati, e per questo non ci si può lasciare andare, non si può “perdere la testa”, l’emicrania può fare la sua comparsa come sintomo di un sovraccarico mentale, di pensieri, di regole morali.

Sono solo alcuni esempi di come il soma (il corpo) esprime i disagi della psiche. La comprensione del sintomo consente di poter lavorare sull’elaborazione del vissuto che non si riesce ad esprimere, che non si può dire ma solo somatizzare appunto, attraverso il malessere del corpo. Dare voce ed espressione al proprio mondo interiore consente di integrare gli aspetti di se finora negati, repressi ed acquisire una libertà di essere semplicemente se stessi, con le nostre emozioni piacevoli o dolorose, le nostre storie di vita più o meno sofferenti, ma interi e forti della nostra unicità.